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Happydemia | Recensione del libro di Giacomo Papi

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“I baci furono vietati dopo la seconda epidemia”. Questa è la nuova normalità che ci racconta Giacomo Papi, con la sua scrittura ironica e amara, in un mondo e in un’Italia, che qualcuno vorrebbe mettere a dormire, pur di renderla più malleabile.

INDICE

  1. Trama
  2. Recensione

Trama del libro

Sono passati anni dalla prima epidemia. Nell’Italia surreale, ma neanche tanto, raccontata da Giacomo Papi, i lockdown alternati a periodi di libertà controllata sono diventati la normalità. Così come gli abbracci e le strette di mano sono stranezze da sovversivi.

L’umanità si chiude nei propri confini nazionali e personali, la paura riemerge insieme ad ogni ondata di contagi. Happydemia si presenta come la cura a tutti i nuovi mali della società che è stata rimodellata dal nuovo virus: ansia, attacchi di panico, insonnia, depressione, frustrazione. Per ognuno di questi mali c’è una cura da ingerire, consegnata comodamente a casa da Happydemia, il primo servizio di delivery di psicofarmaci. Ma il sogno di Pitamiz, il suo fondatore, è più grande, più ambizioso: se non basta più assopire il malcontento attraverso i suoi sintomi, allora la strategia vincente dovrà essere quella di assopire l’umanità stessa, a turni forzati.

Turni di veglia, turni di sonno: meno gente in strada, niente più lockdown. Solo ordine e controllo.

Eppure, persino in questo mondo così spaventoso e spaventato, ci sono cose che non sono controllabili, che sfuggono alle logiche e riescono a divincolarsi dalla paura. Sono le cose semplici. Sono Michele e Miriam.

Lui avrebbe dovuto iniziare l’università, ma ha preferito diventare un consegnator di Happydemia.

Lei lavora per un’agenzia che si occupa dei SIP, Secret Important Person.

Al loro primo incontro, in occasione di una consegna, l’uno dell’altro può vedere solo gli occhi. La mascherina è più di una seconda pelle ormai, è uno scudo dal virus e da tutte le insicurezze.

Eppure, mentre il mondo impazzisce, si ribella, perde il controllo, mentre Pitamiz propone di mettere a dormire le persone a turni organizzati, mentre vecchi politici trovano nuovi nemici del popolo da innalzare come bamboline woodoo per esorcizzare una vita che non ci piace, mentre accade tutto, questo le cose semplici che troppo spesso complichiamo diventano le uniche che fanno davvero rumore. Almeno, per Michele e Miriam, che per un po’, solo per un po’, abbassano la mascherina.

Recensione di Happydemia

Surreale, amaro, schietto. Ironicamente predittivo? Giacomo Papi, che durante il primo lockdown, quello vero, ha scritto Happydemia, ha ancora una volta saputo raccontare un’Italia che fa sorridere con la bocca ma non con gli occhi.

L’ironia surreale è di nuovo la sua arma migliore per mettere nero su bianco, con una storia, pensieri e argomentazioni scomodi, straordinariamente veri.

Giacomo Papi, con Happydemia, ha sì raccontato umori, malesseri, incoerenze politiche, ma per farlo ha creato un mondo parallelo in cui il lettore si muove non troppo sorpreso, ma comunque in qualche modo destato, costretto a riflettere.

Pagina dopo pagina, l’Italia di Happydemia prende forma: le abitudini, il linguaggio post-epidemia , le indicazioni a pié pagina (“Ti ricordiamo che è severamente vietato umettarsi l’indice di saliva prima di cambiare pagina”) costruiscono un contesto che rendere semplice al lettore entrare in Happydemia, capire Happydemia. Temere Happydemia.

“Il censimento dei radical chic” forse non è ancora stato scalzato come mio preferito tra i libri di Giacomo Papi, ma sicuramente Happydemia è un libro che consiglio.

Perché leggerlo?

Per sorridere dei nostri tempi, per riflettere su quelli che verranno dopo.

Buone letture

Angela

Da sempre innamorata delle storie mi sono laureata in Giornalismo ed Editoria, poi sono digievoluta in web copywriter per raccontarle online. Nel tempo libero leggo libri, stilo liste, vedo cose.

Questo articolo ha 4 commenti

  1. federica

    L’ho letto da poco e, come sempre sa fare Giacomo Papi, mi ah fatto sorridere parecchio

    1. Angela

      Sono d’accordo, Giacomo Papi ha un modo unico di affrontare temi importanti e attuali. Anche “Il censimento dei radical chic” e “La compagnia dell’acqua ” mi sono piaciuti tantissimo!

      1. federica

        Ti consiglio anche I fratelli Kristmas, da leggere sotto Natale: il mio preferito!

        1. Angela

          Credo di averlo già nella lista di libri da leggere, prendo nota del tuo feedback positivo! Grazie 😁

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