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Non è la fine del Mondo | Recensione del libro di Alessia Gazzola

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INDICE

  1. Trama
  2. Recensione
  3. Le frasi più belle
  4. L’autrice Alessia Gazzola

“Non è la fine del mondo”… o forse sì?

C’era una volta una stagista. Non una qualunque, ma La Tenace stagista. Stavolta, Alessia Gazzola racconta una storia lontana da scene del crimine e omicidi da risolvere. Alice lascia il posto ad Emma, un’eterna ma ostinata precaria, che deve fare i conti con i sogni del cassetto e la realtà che la mette alla porta.

Trama

Emma alla Fairmont ha ricoperto questo ruolo precario per anni: rincorrendo promesse, contratti, delusioni. Quando si avvicina la scadenza del suo contratto, l’ennesima, le voci di difficoltà economiche dell’azienda e la competizione con la collega junior non la spaventano più di tanto. Con le scadenze e i rinnovi ci ha fatto il callo. Tanto più che, occupandosi di cessione diritti di autori per la produzione cinematografica, ha in ballo una firma che potrebbe essere il suo jolly da giocare in fase trattativa.

Poi il capo le annuncia che no, non verrà assunta. Che sì, purtroppo hanno scelto l’Altra. Che no, non è il caso di fare scenate. Qquasi non ci crede. Si ritrova alla porta, a fare i conti (economici ma non solo) con la disoccupazione e la prospettiva di doversi rivendere sul mercato: non più giovane, licenziata dopo anni di collaborazione, delusa da una meritocrazia in cui in fondo ancora credeva.

Quel che si ritrova in mano Emma sono anni di esperienza, studi e speranze gettati in un cassonetto senza nemmeno delle scuse decenti. Tempo sprecato a rincorrere qualcosa che sembra sfuggire al suo controllo. Ecco perché, dopo un colloquio andato male, segue l’istinto ed entra in un piccolo negozio di abiti artigianali per bimbi. 

Assumono, sì. Ma lei non sa cucire, non sa confezionare, non ha mai venduto nulla. Si è occupata di diritti cinematografici per tutta la sua vita professionale. Eppure, la signora Vittoria la prende in prova come assistente.

Una pausa, breve ma necessaria. Per prendersi e riprendersi il proprio tempo. Per mettersi in discussione. Per darsi valore. Per ripartire. Da dove? La trattativa con Tessai, l’autore di cui voleva acquisire i diritti, si trasforma in una strana amicizia che le permette di scoprire alcuni segreti insospettabili sulla sua famiglia (lo aveva conosciuto al funerale di un amico comune). Il mondo del cinema la rivendica proprio quando Emma sembra aver trovato un equilibrio tra pizzi e cotoni pregiati: si trova divisa tra il produttore che l’aveva bocciata a un primo colloquio e il vecchio capo che sembra aver capito finalmente di non poter fare a meno di lei alla vigilia di una grossa acquisizione.

Recensione: “Non è la fine del mondo” o forse sì?

Il punto attorno al quale gira tutto il romanzo è: cosa vuole lei davvero? Quel posto, quell’assunzione che ha inseguito per anni facendo le capriole è davvero la chiave della sua felicità? O c’è altro cui aspirare, ci sono altre scelte, altre vie?

Si può inseguire un sogno, ma la parte difficile non è in fondo capire quale sia il Sogno giusto su cui investire tutto?

Un libro non è solo un libro. Quasi mai, a meno che non sia un libro letto per capriccio, moda, errore (sì, purtroppo capita). “Non è la fine del mondo” per me è stato un libro complicato. La prima volta che ho iniziato a leggerlo, l’ho messo da parte dopo i primi due capitoli. Non perché non mi stesse raccontando nulla, ma perché mi stava raccontando troppo. E, in quel momento, avevo bisogno di una storia diversa. L’ho apprezzato in seconda tranche.

Leggera senza mai essere superficiale, spiritosa ma mai banale. La Gazzola con la sua Emma è stata in grado di raccontare un dramma reale e contemporaneo con toni tutt’altro che moralistici (l’Altra che viene assunta, viene assunta a sua insaputa davvero e con questo Emma dovrà fare i conti più di una volta).

Nelle movenze alla Bridget Jones capita di riconoscere la penna che dato vita all’Alice dell’Allieva, forse meno ambiziosa di Emma

Da leggere se cerchi una storia che ti faccia sorridere, che non rincorre il lieto fine a tutti i costi. Che ne ha uno a suo modo.

Non è Fine del mondo, le frasi più belle secondo me

C’è sempre qualcosa che, a un certo punto della nostra vita, ci trasforma in qualcuno che non credevamo di essere o, piuttosto, ci svela esattamente cosa siamo.

Tameyoshi china il capo e mi lascia con un monito: “Riguardo alla sua scelta…è semplice. Tanto più semplice di quel che lei stessa crede: la scelta giusta è sempre quella che le dà gioia al solo pensarci”.


L’autrice Alessia Gazzola  e i suoi libri


Nata a Messina, è diventata famosa grazie alla saga “L’Allieva” divenuta poi una fiction Rai interpretata, tra gli altri, da Alessandra Mastronardi (nel ruolo di Alice) e Lino Guanciale (nel ruolo di CC, alias Claudio Conforti). Al di fuori di questa saga ha pubblicato anche:

  • Arabesque, Longanesi, 2017
  • Il ladro Gentiluomo, Longanesi, 2018 – vincitore del Premio Bancarella 2019
  • Lena e la tempesta, Garzanti, 2019
  • Questione di Costanza, Milano, Longanesi, 2019
  • Andrà tutto bene – Gli scrittori al tempo della quarantena, Autori Vari, 2020

Buone Letture!

Angela

Da sempre innamorata delle storie mi sono laureata in Giornalismo ed Editoria, poi sono digievoluta in web copywriter per raccontarle online. Nel tempo libero leggo libri, stilo liste, vedo cose.

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