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Un’estate con la strega dell’ovest, la fiaba di formazione della giapponese Kaho Nashiki

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“Un’estate con la strega dell’Ovest” è il romanzo d’esordio di Kaho Nashiki, scrittrice originaria di Kyoto. Edito in Italia nel 2019 da Feltrinelli, è stato pubblicato in lingua originale nel 1994. Ebbe tanto successo da farle vincere diversi premi e aver ispirato un film.

Trama: Mai e la sua estate di formazione con la Strega dell’Ovest

L’adolescenza è un disastro. Per Mai, poi, si tratta di un vero e proprio incubo: si muove come un elefante in quelle consuetudini sociali che i suoi coetanei stanno sviluppando e nelle quali sembrano essere a proprio agio.

Lei, invece, in quel fatidico salto dalle elementari alle medie si è impantanata. Sempre un passo indietro, un passo fuori da quel mondo. Gli attacchi di panico sono il grido fisico di quel rifiuto verso un mondo cui sente che dovrebbe voler appartenere , ma che sembra ferirla ad ogni passo. Fino a decidere di dichiararlo chiaro e tondo: “Io a scuola non ci voglio andare più”.

La madre, invece di forzare la figlia che definisce ipersensibile, decide quindi di farle passare un po’ di tempo in campagna dalla nonna materna. La strega dell’Ovest, appunto, nata in Inghilterra e trasferitasi in Giappone per amore.

Qui Mai inizierà una nuova quotidianità, fuori città, scandita dai ritmi della natura, dalla bellezza. Imparerà anche a conoscere meglio la nonna, che una sera le rivela un segreto di famiglia: ci sono persone più sensibili di altre, che in epoche passate aiutavano gli altri con la propria saggezza. Alcuni forse le hanno immaginate armate di scope e cappelli a punta, ma poco importa: le streghe esistono e Mai, per diritto ereditario, ha tutto il potenziale per diventare una di loro.

Recensione di una fiaba di formazione giapponese

Non devi sentirti in colpa solo perché hai scelto il posto in cui vivi meglio. Un cactus non ha bisogno di crescere nell’acqua, un fiore di loto non fiorisce fuori dall’acqua. Chi biasimerebbe un orso polare per aver scelto di vivere al Polo Nord anziché alle Hawaii?

Un’ estate con la Strega dell’Ovest, Kaho Nashiki, p. 88

Che tipo di libro è “Un’estate con la strega dell’Ovest”? L’opera di Kaho Nashiki è una fiaba di formazione: un romanzo che racconta il momento delicato di crescita di un’adolescente in crisi, arricchito dalle note surreali tipiche delle favole e dei romanzi giapponesi.

Dalla sera di quella strana rivelazione inizia per Mai l’addestramento, ma nel XXI secolo come si diventa una strega? Innanzitutto, rafforzando il proprio spirito, perché una strega deve allenare la propria forza di volontà, decidere da sola, decidere per sé, sempre e imparare a rispettare le proprie scelte. A trovare la propria strada, ad ascoltarla ed accettarla.

C’è tanta dolcezza, in questo romanzo: nella sofferenza di Mai, nella delicatezza mai banale con cui la nonna se ne prende cura, senza accondiscendenza o compatimento.

“Un’estate con la Strega dell’Ovest” è un libro che consiglierei a bambini e ragazzi che vivono questa fase della loro vita, perché sapere che non si è soli ad essere incompresi è un balsamo impagabile. È una lettura che consiglierei ai genitori che vogliono stare loro accanto, in punta di piedi.

Mi è piaciuto? Difficile a dirsi. Non lo consiglierei (e l’ho sconsigliato) ad adulti che non abbiano una particolare predilezione per la letteratura giapponese. Ne ho ritrovato tra le righe alcuni temi ricorrenti in altre mie letture passate (esempio: “La ragazza del Convenience store” di Murata Sakaya) e che mi hanno sempre lasciata un po’ perplessa: descrizioni superflue, riflessioni ad alta voce che poco contribuiscono alla sostanza del romanzo.

Come molti libri che mi è capitato di leggere, in conclusione, trova il suo luogo nel giusto lettore. Non è da evitare, ma nemmeno da straconsigliare, almeno secondo me. Dipende tutto dal destinatario.

Il film ispirato al romanzo “Un’estate con la strega dell’Ovest”

Per Kaho Nashiki è stato il primo di tanti romanzi per ragazzi, ma tanto di successo da permetterle di aggiudicarsi diversi premi e ispirare nel 2009 un film dal titolo “Nishi no majo ga shinda”/ “The Witch of the West Is Dead”, diretto dal regista Shunichi Nagasaki.

E tu lo hai letto?

Buone letture!

Angela

Da sempre innamorata delle storie mi sono laureata in Giornalismo ed Editoria, poi sono digievoluta in web copywriter per raccontarle online. Nel tempo libero leggo libri, stilo liste, vedo cose.

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