Anno nuovoi, nuovo elenco di opere divenute prive di copyright.
A partire dal 1° gennaio 2022, infatti, sono diversi gli scrittori morti nel 1952, quindi 70 anni fa, sui quali per la legge europea perde efficacia il diritto di proprietà intellettuale.
Cosa significa? I loro romanzi, le loro poesie o i saggi possono essere stampati, divulgati e utilizzati in varie forme (ad esempio, per trarne film o opere teatrali) senza che sia necessario pagarne i diritti.
Quali sono, dunque, i libri che hanno perso il copyright nel 2022?
Ferec Molnar e i suoi ragazzi della via Pal
Scrittore ungherese, tra gli autori divenuti di pubblico dominio quest’anno è senza dubbio quello che ha scritto l’opera più celebre, ovvero “I ragazzi della via Pal”, un classico della letteratura per ragazzi.
Josephine Tey e il suo detective Alan Grant
Il suo vero nome era Elizabeth Mackintosh, ma firmava le sue opere con diversi pseudonimi, quali ad esempio Josephine Tey o Gordon Daviot. Apprezzata soprattutto come giallista, deve la sua fama alla serie di romanzi dedicata alle indagini del detective Alan Grant. Tra queste, una dal taglio narrativo secondo me davvero originale: il detective, bloccato in ospedale e annoiato, si cimenta nel tentativo di risolvere un crimine storico, ovvero l’uccisione di Edoardo V e del fratello nella Torre di Londra.
Lo spirito deduttivo dei personaggi di Josephine Tey ha colpito persino Alfred Hitchcock, che addirittura per il personaggio di un suo film si ispirò alla protagonista del romanzo “A shillin for candles”.
Pietro Silvio Rivetta e il suo racconto del Giappone
Giornalista, scrittore e illusionista, per anni lavorò all’ambasciata italiana di Tokyo e questa esperienza influenzò gran parte delle sue opere.
Ha scritto numerosi saggi sul Giappone di cui ha raccontato vicende storiche, ma anche tradizioni e costumi di questo Paese, come in “Momotaro – Fiabe giapponesi come sono narrate ai bimbi del Giappone”. Scrisse anche opere di carattere narrativo, come “Il carciofo bisestile” e “Validità giorni dieci” (da cui è stato tratto un film).
Silvio d’Arzo, elogiato da Montale
Nato a Reggio Emilia con il nome di Ezio Campanoni, scrisse soprattutto racconti. Tra le sue opere, “Casa d’altri” fu definito “perfetto” da Eugenio Montale.
Marjorie Bowen, tra storia e sovrannaturale
Gabrielle Margaret, vero nome di questa autrice inglese, scrisse molti racconti e romanzi di genere storico o su temi sovrannaturali. Alcuni dei suoi racconti sono stati pubblicati nella raccolta “Il grande libro dei fantasmi”.
Teffi, la regina dell’umorismo russo
Scrittrice e drammaturga, fu definita la “regina dell’umorismo russo” in un periodo storico in cui le donne non trovavano facilmente spazio in quel genere.
Nelle sue opere ha spesso mescolato realtà e umorismo, ha raccontato la classe media russa e l’esperienza del suo popolo emigrato all’estero, in particolare delle donne.
Tra le sue opere tradotte in italiano abbiamo “Una creatura di Turgenev”, “Un romanzo di avventure” e “Da Mosca al Mar Nero”.
Clara Viebig
Scrittrice di origini tedesche, si dedicò principalmente alla scrittura di opere autobiografiche e romanzi. Il suo stile è stato fortemente influenzato da autori come Zola e Maupassant.
In italiano sono state tradotte due opere: “La guardia del Reno” e “L’esercito che dorme”.
Norman Douglas
Scrittore britannico, famoso per il suo romanzo”Vento del Sud”.
Questi sono solo alcuni degli autori e delle opere entrate a far parte del magico mondo del pubblico dominio quest’anno. Tra i tanti, ho scelto quelli che mi sembravano più interessanti, ne conoscevi qualcuno?
Buone letture.